Il mago di Oz by Lyman Frank Baum

Il mago di Oz by Lyman Frank Baum

autore:Lyman Frank Baum [Baum, Lyman Frank]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T07:53:01+00:00


«Hai ucciso la perfida Strega dell’Est e calzi le sue scarpette d’argento che hanno grandi poteri magici. L’unica perfida Strega che ormai sopravvive in questo paese è quella dell’Ovest. Quando mi annuncerai che l’hai uccisa, io ti rimanderò nel Kansas.»

Dorothy scoppiò in lacrime per la terribile delusione. I grandi occhi di Oz rotearono di nuovo, ma questa volta avevano uno sguardo ansioso, come se Oz ci tenesse molto a una risposta affermativa.

«Io non ho mai ammazzato nessuno, almeno volontariamente!» singhiozzò Dorothy. «Ma, anche se volessi, come potrei uccidere la perfida Strega dell’Ovest? Se non puoi farlo tu, potente come sei quali possibilità avrei io?»

«Non lo so, bambina, ma questa è la mia risposta: finché la perfida Strega dell’Ovest non sarà morta, tu non rivedrai né i tuoi zii né il Kansas. Ricorda che quella è una strega davvero perfida, e merita la morte. Adesso vattene e non chiedere di rive-dermi fino a che non avrai compiuto la tua missione.»

Sempre singhiozzando, Dorothy lasciò la sala del trono; fuori c’erano lo Spaventapasseri, il Taglialegna di Latta e il Leone, in ansiosa attesa del risultato dell’incontro.

«Ho perso tutte le speranze di tornare a casa mia» disse loro. «Oz non mi aiuterà fino a quando non avrò ucciso la perfida Strega dell’Ovest: e questo non potrò mai farlo.»

I tre, desolati, cercarono di consolarla, ma non potevano far niente per darle aiuto, così lei andò in camera sua, si sdraiò sul letto e pianse, pianse, pianse tanto che al-la fine, sfinita, si addormentò.

La mattina seguente il soldato con i capelli e la barba verdi bussò alla camera dello Spaventapasseri.

«Vieni con me,» gli disse «Oz ti aspetta.»

Lo Spaventapasseri lo seguì, entrò nella grande sala con il soffitto a cupola ruti-lante di smeraldi e sul trono di marmo verde vide una bellissima signora vestita di verde, con una corona di smeraldi sui lunghi capelli verdi e due leggerissime ali at-taccate alle spalle, che si muovevano a ogni soffio d’aria.

Lo Spaventapasseri si inchinò quanto gli permetteva il suo corpo impagliato. La bella signora lo guardò con dolcezza e gli disse, con una voce altrettanto dolce:

«Io sono Oz, il grande e terribile Oz. Chi sei tu? E perché hai voluto venire al mio cospetto?»

Lo Spaventapasseri, che si era aspettato di vedere la testa mostruosa tanto ben descritta da Dorothy, lì per lì rimase senza parole; poi si fece coraggio.

«Sono uno Spaventapasseri imbottito di paglia. Perciò non ho cervello e ne de-sidererei tanto uno, in modo da diventare un uomo, come quelli che circolano nel tuo regno.»



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